I 5 errori più comuni che le piccole imprese fanno con la SEO
Quando si parla di SEO, le piccole imprese in particolare possono davvero arrivare a dominare la ricerca locale semplicemente utilizzando la giusta strategia e le corrette tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca. Purtroppo però, la maggior parte delle piccole imprese non ci riesce. Perché? Scopri i 5 errori SEO più comuni che le piccole imprese commettono e che puoi evitare con un minimo di consapevolezza e pianificazione.
1 – Aspettare il lancio del sito per considerare la SEO
Il più classico degli errori è aspettare di avere un sito (o ancora peggio di rifare il sito) per iniziare a considerare la SEO come parte dello sviluppo del proprio business. La SEO non è solo parole chiave e ottimizzazione in pagina, ma va considerata a 360° e comprende una moltitudine di aspetti diversi che hanno a che fare, anche e soprattutto, con la struttura del sito stesso. I contenuti delle singole pagine, il layout del sito, l’architettura delle informazioni, le pagine aggiunte e cancellate, quelle con modifiche agli URL e in particolare il reindirizzamento 301 possono avere un impatto incredibile sulla performance SEO di un sito dopo il lancio. In più, oltre a non ottenere miglioramenti in futuro, non considerare la SEO dal principio può portare a perdere tutti i risultati ottenuti fino a quel momento. E noi non vogliamo che accada, giusto?
2 – Lasciare la SEO in mano ad uno sviluppatore
Ovviamente un buon web developer conosce i principi base della SEO, ma è davvero difficile trovare un professionista esperto ad alto livello sia di programmazione e web design che di SEO. Le competenze e gli elementi da monitorare sono davvero troppi, ed è poco opportuno che sia un professionista solo ad occuparsene. Pur facendo parte dello stesso gruppo di lavoro, infatti, uno sviluppatore e un professionista SEO hanno specializzazioni sicuramente diverse. Potremmo paragonarli ad un personal trainer ed un nutrizionista nell’obiettivo di perdere peso: sicuramente complementari, ma di certo non intercambiabili.
3 – Sfruttare la SEO come fonte di guadagno a breve termine
La SEO non funziona come un classico strumento pubblicitario. Non è “pagare per avere”. Lì al massimo parliamo di SEM, ma questa è un’altra storia. Google e i motori di ricerca dettano le regole da seguire, ma la dura verità è che non ci sono reali garanzie con la SEO. Un buon esperto di SEO mette a disposizione la sua esperienza e la conoscenza di queste regole per massimizzare le tue possibilità di ottenere traffico, conversioni e migliorare il tuo posizionamento ma la realtà è che l’algoritmo di Google contiene migliaia di variabili che nessun essere umano è in grado di controllare contemporaneamente. Nonostante questo, le aziende continuano ad investire in questo canale perché la SEO continua ad avere uno dei tassi di rendimento più alti fra tutti i canali di digital marketing. L’importante è capire che la SEO si basa su una strategia di lungo periodo e che, investendo nel modo giusto, si possono ottenere enormi benefici.
4 – Scegliere un piano SEO troppo conveniente
La SEO è difficile da fare bene. Richiede analisi, esperienza, pianificazione e monitoraggio costante per essere gestita in maniera ottimale. Non esistono scorciatoie per arrivare ai risultati sperati che, come già detto, non possono essere immediati. Il web è pieno zeppo di offerte SEO “super vantaggiose” e fantomatici professionisti SEO pronti a portare il tuo sito web in prima posizione in tempo zero e con un investimento ridicolo. In breve, non farti abbindolare dalle offerte troppo belle per essere vere. Se veramente vuoi investire nella SEO ricordati che richiede il giusto tempo e la giusta pianificazione di lungo periodo.
5 – Non monitorare i risultati con attenzione
Non c’è cosa peggiore di fare qualcosa e poi non controllare se la si è fatta bene. Per sapere se i tuoi sforzi in ottica SEO stanno dando i risultati sperati, devi creare processi di tracking mirati e dettagliati per analizzare le informazioni che ti servono. Google Analytics è gratis e rappresenta sicuramente un ottimo punto di partenza per la data analysis. Installalo, collegalo al tuo sito e fissa degli obiettivi in base alle tue esigenze come ad esempio conversioni, visite al sito, durata delle sessioni, iscrizioni alla newsletter e così via. Se gli indicatori che ti interessano stanno migliorando e il traffico organico generale sta aumentando, forse allora sei sulla strada giusta. Se stai facendo SEO nella maniera giusta, dovresti riuscire trovare una certa coerenza fra le azioni o le modifiche che compi e i risultati pratici che ottieni.